I veicoli ibridi elettrici hanno registrato un'impennata, conquistando il 35,5% del mercato e rimanendo la scelta preferita dai consumatori dell'UE

Momento di transizione per il settore automotive, ma le auto elettriche vanno molto bene in Ue. Tranne che per Elon Musk. Le immatricolazioni della sua Tesla nell’Unione hanno perso il 45% nel primo trimestre del 2025 rispetto al trimestre 2024.
Secondo i dati Acea, la casa automobilistica americana nel mese di marzo ha immatricolato 28.502 vetture, in calo del 28,2% su anno, con quota di mercato scesa dal 2,9% al 2%. Numeri in profondo rosso, che hanno portato l’imprenditore a ridurre il suo impegno politico alla Casa Bianca. “Probabilmente a partire dal mese prossimo, maggio, il tempo che dedicherò al Doge diminuirà in modo significativo”, ha detto il numero uno di Tesla che potrebbe dedicare non più di “uno o due giorni” alla settimana.
Tesla va giù, ma crescono le altre elettriche
Se Tesla va giù, gli altri brand tirano un sospiro di sollievo. Il Gruppo Volkswagen ha registrato una crescita del 5%, mentre Bmw ha registrato un modesto aumento dello 0,4%. Male invece per Mercedes-Benz che ha registrato un calo del 6,2%. Nel complesso però, sono le immatricolazioni di auto nuove nell’Unione Europea ad andare male: diminuite dell’1,9% nel primo trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. Al contrario si registra un boom delle auto elettriche che hanno registrato una crescita del 23,9%, raggiungendo una quota di mercato del 15,2%, mentre lo scorso anno erano al 12%. E lo stesso vale anche per il mercato dell’usato.
Immatricolazioni auto, sale l’ibrido plug-in. Giù le termiche
Continua la cavalcata dei veicoli ibridi elettrici che hanno registrato un’impennata, conquistando il 35,5% del mercato e rimanendo la scelta preferita dai consumatori dell’UE. Per le auto endotermiche, il destino sembra segnato, visto che la quota di mercato combinata delle auto a benzina e diesel è scesa al 38,3%, rispetto al 48,3% registrato nello stesso periodo del 2024.
Mercati UE per le BEV
I veicoli elettrificati – BEV, HEV o PHEV – venduti nell’Ue hanno rappresentato il 59,2% delle immatricolazioni di autovetture a marzo, in aumento rispetto al 49,1% del 2024. In ben 3 dei 4 mercati più grandi dell’UE, che rappresentano il 63% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche a batteria, si sono registrati forti incrementi: Germania (+38,9%), Belgio (+29,9%) e Paesi Bassi (+7,9%). Solamente la Francia ha registrato un calo del 6,6%.
Immatricolazioni auto in Italia a marzo 2025
I dati del primo trimestre 2025 hanno inoltre mostrato un aumento del 20,7% delle nuove immatricolazioni di auto ibride-elettriche nell’UE, trainato da una crescita significativa nei quattro mercati principali: Francia (+47,5%), Spagna (+36,6%), Italia (+15,3%) e Germania (+10,5%).
Entrando nel dettaglio del mese di marzo 2025 in Italia, ecco i dati:
- Ibride-elettriche 45,2%
- Plug-in elettriche 4,4%
- Elettriche a batteria 5,4%
- Diesel 10,5%
- Benzina 26,7%
- Altri 7,7%
Aumentano le colonnine elettriche
Altra buona notizia per il mercato dell’elettrico in Italia. La rete di ricarica continua a crescere ed al 31 marzo raggiunge 65.992 colonnine di ricarica: in aumento di 11.828 unità nei 12 mesi e di 1.601 unità dall’inizio dell’anno, secondo i dati diffusi da Motus-E. Invece i punti di ricarica installati, ma in attesa di connessione della rete elettrica, sono scesi al 15,8%. Sulle autostrade si sono raggiunge 1.108 unità (dalle 942 del marzo 2024), di cui l’86% è di tipo veloce in corrente continua e il 64% supera i 150 kW di potenza. Il 45,5% delle aree di servizio autostradali è dotato già di infrastrutture per la ricarica.
“Dopo l’enorme crescita dei punti di ricarica degli ultimi anni, che ci pone tra i migliori in Europa in rapporto ai km di rete stradale e al circolante elettrico, l’obiettivo ora è ripartire da questa solida ossatura per continuare a installare e a migliorare l’esperienza di ricarica a 360° gradi, lavorando sugli hub ad alta potenza e sulla capillarità e omogeneità della rete, con particolare attenzione alle differenti esigenze territoriali, accelerando al tempo stesso l’implementazione di tecnologie sempre più evolute al servizio degli automobilisti”, ha dichiarato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi.
Colonnine di ricarica regione per regione
- Lombardia 13.306 punti di ricarica, +3.148 negli ultimi 12 mesi
- Lazio 7.040 punti, +1.899 nei 12 mesi
- Piemonte 6.351 punti, +510 nei 12 mesi
- Veneto 6.031 punti, +864 nei 12 mesi
- Emilia-Romagna 5.225 punti, +709 nei 12 mesi
Tra le Province, Roma si attesta nuovamente al primo posto per punti di ricarica installati (5.605 punti, +1.599 nei 12 mesi), seguita da Milano (4.414 punti, +1.168 nei 12 mesi), Napoli (3.046 punti, +367 nei 12 mesi), Torino (2.903 punti, +474 nei 12 mesi) e Brescia (1.867 punti, +267 nei 12 mesi).
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